La capacità di reiventarsi | Come l’esempio di Alex Zanardi ci può essere utile anche per “ripensare” la nostra attività

La notizia dell’incidente di Alex Zanardi ci ha coinvolto emotivamente perché riguarda un uomo che, nel tempo, è diventato simbolo della capacità di ripartire. Quando nel 2001 subì un terribile incidente, durante una gara di formula kart in Germania nella quale perse entrambe le gambe, Alex ebbe una reazione magnifica che lo portò a reinventare la propria vita.

Zanardi era stato, fino a quel momento, un abile pilota professionista ed aveva basato tutta la propria vita su tale attività. L’incidente, però, gli aveva tolto le gambe e con esse la possibilità di continuare a correre: un mondo era sparito e con esso rischiava di sparire anche Alex Zanardi.

Invece, con mirabile tenacia, quest’uomo si è rimesso in gioco e, con incredibile forza d’animo, ha creato un nuovo spazio intorno a sé, allenandosi e vincendo gare paraolimpiche diventando simbolo di resilienza per tutti noi.

Il termine resilienza deriva dal latino resilire che significa rimbalzare e descrive la capacità dei metalli di riprendere la propria forma dopo aver subito un urto. Un soggetto resiliente è perciò capace di resistere agli eventi esterni, agli urti che la vita ci riserva.

Alex in questi anni è stato per noi una fonte di ispirazione, un esempio che ci veniva in soccorso quando qualcosa andava male. Se pensavamo a lui, a come aveva reinventato la propria vita, ogni difficoltà ci appariva più superabile e ci dava la forza d’animo per reagire.

Nel periodo della quarantena legata al coronavirus una notizia economica molto importante non ha avuto l’eco meritata: il prezzo del petrolio è crollato e ciò ha avuto un impatto fortissimo su tutta l’economia legata al combustibile fossile.

Nel mese di marzo la Total, il colosso francese nel settore petrolifero, ha annunciato tagli pari al 20% delle spese totali; ma tali tagli non riguarderanno le “new energies” ovvero i settori solare, eolico ed energy storage. Di conseguenza quest’anno il 13% delle spese totali della compagnia saranno rappresentate dai settori non petroliferi.

Il 13% è un numero altissimo che mostra come il colosso francese, ma in generale tutte le compagnie del settore petrolifero, stanno mutando la propria identità, virando da aziende esclusivamente basate sui carburanti fossili ad energy company con raggio d’azione esteso alle fonti di energia rinnovabili.

Diversificare è una strategia di risk management che consente di aumentare la propria resilienza ovvero la propria capacità di resistere agli urti rappresentati, in questo caso, dello shock del crollo del prezzo del greggio.

Oltre che di resilienza, tuttavia, parlerei anche di darwinismo ovvero della dottrina dell’evoluzione biologica, enunciata da Charles Darwin nell’800, secondo cui negli esseri viventi, sotto l’influenza delle condizioni ambientali, si producono delle piccole variazioni biologiche che si rilevano più vantaggiose all’adattamento.  Questo significa che sopravvivono solo coloro che sono in grado di cambiare rapidamente in seguito alle mutazioni esterne.

È quello che sta accadendo alle compagnie petrolifere che, monitorando nel tempo i cambiamenti del proprio mercato di riferimento, stanno progressivamente mutando il proprio business, rimanendo nel settore energetico ma investendo sempre più nella green economy.

Gli attuali players petroliferi saranno leader anche nel settore green perché hanno una notevole capacità finanziaria che permetterà loro sia la possibilità di investimenti nelle rinnovabili sia la progressiva acquisizione di molte aziende green esistenti che in questi anni hanno svolto un lavoro pioneristico nella produzione di energie alternative.

Il futuro è green perché il petrolio produce inquinamento sia in fase di estrazione, sia in fase di lavorazione sia in fase di utilizzo finale. Per tal motivo nel tempo sono sempre più aumentate le pressioni esterne di attivisti, governi ma anche delle banche, perché gli investimenti nel settore petrolifero presentano livelli di rischio molto più alti di quelli fatti nel settore delle energie alternative.

Gli investimenti nelle energie rinnovabili e nel risparmio energetico godono, inoltre, del sostegno delle politiche economiche dei governi. Né è un esempio il Decreto Rilancio, di cui abbiamo parlato nel precedente articolo, dove lo Stato con l’Ecobonus è disposto a finanziare il 110% dell’investimento in interventi green finalizzati al risparmio energetico.

Nella storia dell’umanità moltissimi mestieri sono spariti a causa dell’evoluzione tecnologica e nuove attività sono state create. L’uomo è sempre stato capace di adattarsi ai cambiamenti esterni mutando la propria attività per renderla compatibile col cambiamento del mercato. Ciò che, però, impressiona rispetto al passato è la velocità con cui questi cambiamenti stanno avvenendo ovvero il rapido mutamento delle condizioni intorno a noi. Solo chi sarà altrettanto rapido nel cambiare il proprio orientamento sarà capace di sopravvivere.

Bisogna perciò sviluppare al massimo la propria “antenna interiore” che ci permetta di sentire in anticipo ciò che sta per accadere, cogliendone anche i deboli segnali, per mettere in atto azioni proattive. Solo chi si rinnova e si aggiorna continuamente sarà capace di adattarsi al mondo che cambia.

Le nostre attività sicuramente non sono paragonabili a quelle di un colosso petrolifero come la Total e forse la nostra forza d’animo non è pari a quella del grande Alex Zanardi ma anche noi, come loro, siamo obbligati ad evolvere per sopravvivere.

Usciamo, quindi, perciò da questa quarantena con uno spirito nuovo: coltiviamo la nostra curiosità per aggiornarci ed evolvere. Il mondo non ci aspetta.

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